All'interno delle scienze giuridiche si distinguono tre discipline principali: la teoria generale del diritto, la filosofia del diritto e la sociologia giuridica. La teoria generale del diritto si occupa della legittimità e dei principi fondamentali comuni a tutti gli ordinamenti giuridici, evidenziando la pluralità delle fonti normative e l'esigenza di una visione unitaria del fenomeno giuridico. La filosofia del diritto, invece, riflette sul senso del diritto e della giustizia, analizzando il legame del diritto con morale, politica, economia e società, sebbene la sua natura soggettiva limiti l'impatto tecnico-giuridico. Col tempo, il diritto si è fatto sempre più astratto e tecnico, divenendo uno strumento di organizzazione sociale globale in un mondo segnato da sviluppo tecnologico e complessità crescente.
La sociologia giuridica, distinta grazie al contributo di studiosi come Renato Treves, studia le relazioni tra diritto e società. Essa si articola su due piani: da un lato osserva come la società si esprima nel diritto (attraverso il comportamento rispetto alle norme), dall'altro analizza il ruolo del diritto nella società. La disciplina si fonda sull'uso di strumenti sociologici per studiare i fenomeni giuridici, riconoscendo che il diritto è condizionato dai processi sociali e ne influenza a sua volta l'evoluzione. In questa prospettiva si inserisce il pensiero di Eugen Ehrlich, per cui il diritto nasce dai rapporti sociali concreti, contrariamente alla visione formalistica di Hans Kelsen, il quale propone una "dottrina pura del diritto" fondata su norme giuridiche astratte e autonome da valori morali o sociali.
Kelsen distingue tra norme giuridiche, isotropiche e sociali, e considera il diritto positivo come un sistema autosufficiente e completo, culminante nel diritto internazionale, distinto da quello sovranazionale. La sua visione oggettiva si contrappone alla concezione sociologica che sottolinea il radicamento sociale delle norme giuridiche. Secondo Andrea Pitasi, la sociologia giuridica si colloca tra diritto e scienze sociali, studiando l'efficacia normativa e i modelli culturali e istituzionali che la influenzano, inclusi fenomeni pratici come la criminologia.
Nel contesto attuale, segnato dalla globalizzazione e dall'interconnessione, la sociologia giuridica assume un ruolo centrale nell'interpretare l'evoluzione del diritto in un mondo complesso, dove la norma giuridica locale appare inadeguata. Essa considera la norma come prodotto di un diritto sempre più astratto, globale e formalizzato, che tende ad allontanarsi dalle influenze morali e sociali locali. Tuttavia, questo approccio rischia di ridurre il diritto a uno strumento politico, perdendo la sua funzione regolatrice autonoma.
Infine, di fronte a nuove sfide come la dipendenza dai social network, la sociologia giuridica offre un'analisi critica e contestualizzata, indagando come le leggi nascano, vengano applicate e recepite nel tessuto sociale. Essa contribuisce alla comprensione dei fenomeni digitali emergenti e alla costruzione di una regolamentazione più adeguata, mostrando come il diritto possa e debba evolvere insieme alla società.